Arcangelo significa angelo di alto rango. E più in alto si sta, più è dolorosa è la caduta.

Non so spiegare il titolo del blog, mi piaceva. Qui parlerò di un po' di tutto, nella mia testa non c'è mai un unico filone di pensiero, quindi neanche un tema preciso.

lunedì 13 febbraio 2012

e domani?

Tutta la mia vita sta lentamente andando a rotoli. Sul serio.
Mi impegno al massimo e faccio tutto quello che posso, ma non è abbastanza. Mai.
Ho provato a dimagrire, o comunque avere un fisico accettabile, ho fatto la dieta, ho passato ore in palestra per scoprire che non solo ho preso 2 kg, ma sono pure aumentata di centimetri.
Ho provato a dimenticare il tipo che mi piace, ho evitato accuratamente di pensarci (sgarrando a volte) e di ignorarlo il più possibile, ma tanto basta uno sguardo per farmelo tornare in mente e tornare a farmi stare male ogni secondo perchè lui ama un'altra e in generale mi odia.
Ho provato ad andare d'accordo con la mia famiglia e a essere più presente, ma loro mi considerano sempre la stessa di sempre e mi trattano come sempre, non prendendomi sul serio.
Ho provato ad essere una buona amica, ma sono sempre io a fare il passo in avanti, però nessuno mi viene incontro.
Credevo di essere brava in inglese, ma mi sono resa conto che non riesco nemmeno a fare delle frasi da 2 superiore, figuriamoci fare un'università di lingue. Così si pone il problema di che cazzo farò del mio futuro.
Credevo di essere brava a scrivere, ma non riesco nemmeno a scrivere un racconto breve decente.
Credevo di essere brava a scuola se mi impegnavo, ma vedo che più studio e prendo appunti, più schifo faccio.
E ora sono qui, a scrivere su un blog che nessuno legge, con un sacchetto di patatine e una lattina di 7up, senza un cavolo di motivazione.
Ma tanto sto esagerando, i miei problemi per gli altri non sono mai abbastanza grandi, quindi niente. Ho scritto un post cazzata, in un blog cazzata.
ecco, basta, punto.

giovedì 9 febbraio 2012

Il diverso fa davvero così paura?

Oggi a scuola c'è stata un'assemblea dove ci è stato esposto il tema della cittadinanza italiana, come la si può richiedere, come la si ottiene, quali leggi vigono, ecc.

Devo ammettere che non ero informata, l'unica cosa che sapevo con certezza è che un immigrato ottiene la cittadinanza dopo 10 anni che risiede in Italia, ma dopo la spiegazione posso dire di sapere molto di più.

Ovviamente a fine discorso, è arrivato in momento delle domande e dei commenti ed è venuto fuori un dibattito interessante, perchè mi ha fatto capire che le diverse opinioni di italiani e stranieri. Un ragazzo ha avuto la malaugurata idea di usare l'espressione "CONTAMINAZIONE DELLA CULTURA ITALIANA", nel definire il fenomeno dell'immigrazione italiana e che tutti questi stranieri la "IMPOVERIREBBERO". Inutile dire che tutti gli esponenti di altri paesi si sono molto offesi e hanno voluto ribattere, ma non solo loro, anche molti italiani si sono ribellati a questa opinione.

Per pura coincidenza proprio l'ora prima avevamo studiato la multiculturalità e come sia piena di pregiudizi, il primo tra i quali è che esistano culture pure e culture, appunto, contaminate.

L'Italia non è mai stata una cultura pura, oltre per il fatto che è una realtà territoriale unita decisamente recente, perfino ai tempi dei romani non c'era una cultura incontaminata. Loro, appena conquistavano un popolo, si impadronivano degli usi e i costumi che ritenevano utili o giusti (basti pensare agli dei romani, che sono la copia di quelli greci), e quindi persino il grande impero romano era un miscuglio di culture. E come se non fosse abbastanza questo, l'Italia è stata territorio di incontri/scontri di quasi tutti gli stati europei, che si dividevano il territorio come se fosse un puzzle.

Insomma, non esiste una cultura pura italiana, come non esiste la cultura pura di nessun paese, nemmeno di quelle sperdute tribù dell'africa o america meridionale, perchè anche tra di loro avvengono scambi.

Per questo il discorso di quel ragazzo mi è sembrato così assurdo, come possiamo dire che uno straniero impoverirebbe il nostro paese, quando magari va a lavorare come noi, ha una famiglia come noi e spera in futuro migliore come noi? Il DIVERSO spaventa, è sempre stato così purtroppo e ci si limita a credersi superiori e basarsi su pregiudizi stabiliti dalla maggioranza.

Ma bisogna chiedersi: io sono la maggioranza? O posso essere una voce fuori dal coro e capire che ogni persona è diversa, persino le persone dello stesso stato, dello stesso paese, dello stesso quartiere.

Il DIVERSO non è cattivo, nè pericoloso, nè da evitare. E anch'io me ne sto rendendo conto solo adesso, dopo averci ragionato molto. Se uno straniero viene qui, con le carte in regola, e con l'intenzione di comportarsi bene, come si può parlare di contaminazione? Anche gli italiani sono stati immigrati, e quanto avrebbe fatto bene un po' di comprensione?

Se si è in regola e con buone intenzioni, non serve comportarsi come molti immigrati che arrivano con i barconi. Lo stato italiano, non manda indietro nessuno, quindi perchè non mostrarsi coi documenti e senza timore? Purtroppo è da questi atteggiamenti che nascono i pregiudizi, e si diffondono gli stereotipi che stanno creando questo razzismo.

"Ama il tuo prossimo, come te stesso". E' difficilissimo, lo so, sono la prima a dirlo! Ho sempre avuto molta paura del diverso, ma mi sono resa conto che io per prima non vorrei essere vittima di pregiudizi, quindi perchè dovrei essere io a giudicare una persona?

Chi siamo noi per giudicare cosa è buono e giusto, e ciò che è cattivo e sbagliato?